Storia dell'Università di Udine a Pagnacco

Presentazione

La sezione di Pagnacco dell’Azienda agraria Antonio Servadei fa parte del Compendio Doidis della Villa ex Rizzani, dal nome dell’omonimo affluente di destra del Cormor, il rio Doidis appunto, che lo attraversa. 
Il Compendio Doidis comprende la Villa Rizzani, edificata tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, che sorge su un’altura dominante l’abitato di Pagnacco; un parco all’inglese, da anni aperto al pubblico, la cui cura è affidata al Servizio regionale per la gestione forestale; i cosiddetti “Rustici” di Villa Rizzani, costituiti da una stalla e altri edifici dell’azienda agraria; i terreni aziendali.
Il complesso immobiliare di Villa Rizzani è passato alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nella seconda metà del Novecento. Nel periodo immediatamente successivo al sisma del 1976, l’Azienda agraria ha temporaneamente ospitato i bovini delle stalle locali inagibili per l’evento sismico e poi è stata il centro di raccolta degli attrezzi agricoli tradizionali che sono esposti nel Museo contadino di Fontanabona.
Nel 1982, una parte del complesso immobiliare, comprendente la Villa Rizzani, i Rustici e i terreni aziendali, è stata ceduta in comodato all’allora Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Udine, per un periodo di 30 anni, fino 30 settembre 2012.  In questo periodo, Villa Rizzani è stata la sede del Dipartimento di Scienze Animali, ospitando gli studi e i laboratori di Zootecnica e Veterinaria dell’Ateneo friulano. La stalla, gli altri edifici rurali e i terreni sono stati destinati all’allevamento degli animali utili per lo svolgimento delle attività istituzionali, didattiche e di ricerca scientifica, e della terza missione dell’Università, finalizzata alla promozione e sviluppo dell’agricoltura locale, per il trasferimento tecnologico e il progresso sociale della Regione.
Attualmente, con il rinnovo del comodato a titolo gratuito fino all’anno 2035 senza la Villa Rizzani a cui non era più interessata, l’Università di Udine ha in concessione il complesso aziendale del Compendio Doidis che ospita la Sezione di Pagnacco dell’Azienda agraria sperimentale Antonio Servadei adibita a “Centro per la Zootecnia, l’Acquacoltura e la Gestione e cura della fauna”. 
Le attività di ricerca e sperimentazione in campo animale, che sono essenzialmente svolte dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali, richiedono specifiche autorizzazioni rilasciate da parte del Ministero della Salute e dei Servizi Veterinari regionali, in particolare il riconoscimento ufficiale dell’adeguatezza delle strutture disponibili. La sezione di Pagnacco dell’Azienda Servadei è autorizzata a fungere da “Stabilimento utilizzatore”, quindi a svolgere attività di ricerca, per i pesci, i ruminanti e le nutrie. Inoltre, la sezione di Pagnacco ospita le strutture del “Centro di ricerca e coordinamento per il recupero della fauna selvatica”, recentemente istituito con una legge regionale.

Il contesto ambientale di grande pregio naturalistico nel quale la sezione di Pagnacco dell’Azienda Agraria Sperimentale ‘Antonio Servadei’ è inserita può rappresentare la base sulla quale sviluppare ulteriori iniziative e progetti di ricerca e formazione rivolti al mondo universitario, ma non solo.  Ne possono beneficiare le scuole e i cittadini del territorio. Ad esempio, l’Azienda ha già ospitato alcune scolaresche nell’ambito di diversi progetti POM. Le scolaresche hanno sviluppato all’interno dell’Azienda delle esperienze di citizen science con raccolta di informazioni e video sulle specie temporaneamente alloggiate nelle aree di cura e recupero della fauna in difficoltà e delle specie naturalmente presenti nell’Azienda