Antonio Servadei
Antonio Servadei fu primo rettore dell’università friulana. Fra i docenti che con decreto del 15.11.1978 sono stati nominati membri dei Comitati Tecnici Ordinatori delle nuove Facoltà (Agraria, Ingegneria, Lettere e Filosofia e Scienze MM. FF. NN.) presso la neocostituita Università di Udine, troviamo Antonio Servadei, già ordinario di Entomologia agraria e già Preside nelle Facoltà di Agraria di Sassari e Padova, da pochi mesi collocato fuori ruolo presso l’Università patavina. Noto studioso degli insetti, Servadei nel 1978 era anche Presidente dell’Accademia Nazionale Italiana di Entomologia, la massima istituzione scientifica e culturale del settore a livello nazionale.
Servadei, noto entomologo, fu il primo rettore dell’Ateneo Friulano
Quando il 6 dicembre 1978, in base all’art. 5 del DPR 102/78, si riunì per la prima volta il corpo accademico dell’Università friulana, la levatura scientifica, la posizione accademica e l’esperienza amministrativa di Antonio Servadei orientarono subito i docenti verso la sua persona, per affidargli la gestione accademica del nuovo Ateneo.
E Servadei, ormai libero da specifici incarichi presso la sua Università, assunse di buon grado e con giovanile impegno il compito affidatogli riuscendo, in meno di un anno - con la collaborazione indispensabile del Superiore Ministero e del Consorzio Universitario - a dare le prime risposte ai tanti problemi sul tappeto. Fu steso e approvato lo Statuto, furono fatte le chiamate di nuovi docenti, furono banditi i primi concorsi per docenti, assistenti e personale tecnico-amministrativo, si presero i contatti con gli Enti locali per programmare una prima sistemazione logistica delle varie Facoltà. Ma mentre per Agraria, Scienze e Lettere si doveva partire dal nulla, per la Facoltà di Lingue e per il biennio di Ingegneria era necessario far proseguire l’attività accademica già in atto, essendo funzionanti, come sede staccata dell’Università di Trieste, rispettivamente dal 1968 e dal 1973.
Antonio Servadei, facendo tesoro dell’esperienza acquisita presso le Università di Sassari e di Padova quale Direttore d’Istituto, Preside di Facoltà e componente del Senato Accademico, seppe gestire con chiarezza e lungimiranza la fase di transizione delle due Facoltà già attive e seppe porre solide basi per l’avvìo delle altre Facoltà previste dallo Statuto.
Bolognese di nascita, Antonio Servadei nacque il 15 agosto 1908; si laureò cum laude in Scienze Agrarie a Bologna nel 1930, sotto la guida di Guido Grandi. Dopo un periodo di perfezionamento presso l’Istituto di Entomologia bolognese, vinse nel 1938 un posto di sperimentatore presso la Stazione di Entomologia agraria del Ministero dell’Agricoltura (ove divenne anche vice-direttore) a Firenze. Salvo un’interruzione dovuta al servizio militare (compiuto a Civitavecchia, in Corsica, in Sicilia e nel Veneto) e le puntate a Sassari dal 1948 ove tenne le lezioni di Entomologia nella neonata Facoltà di Agraria, rimase a Firenze fino al 1950.
Libero docente nel 1948, vinse la cattedra di professore ordinario nel 1950 e fu chiamato a Sassari. Alla fine del 1951, per la sua fama di studioso di entomologia e di organizzatore, fu chiamato a Padova ove si dedicò con passione alla ricerca e alla didattica universitaria, mai tralasciandole, neppure quando ebbe responsabilità gestionali presso quella Facoltà di Agraria. Tale sua passione per la ricerca è ben compendiata nelle sue stesse parole, pronunciate durante la sua ultima lezione tenuta presso l’Università di Padova il 27 gennaio 1978: “Naturalista per vocazione e per professione continuerò, finchè le forze mi aiuteranno, ad indagare le occulte e stupefacenti manifestazioni degli insetti, cercando di penetrare nelle verità della vita con lo stesso animo e con lo stesso entusiasmo dei primi anni”. E Servadei mantenne questo amore ed entusiasmo per la ricerca anche quando - ormai fuori ruolo e con la responsabilità del rettorato udinese - presente a Udine per più giorni la settimana, si ritagliava alcune ore o intere giornate per andare all’aria aperta sui prati e nei boschi, in pianura, in collina e in montagna, per osservare e raccogliere i “suoi” Rincoti, avido e ..... perchè no: curioso come ogni appassionato ricercatore, di conoscere sempre più il mondo degli insetti che tanto lo affascinava.
È per questo suo stile di vita accademica e per ricordare quanto ha fatto nei primi tempi di vita dell’Università di Udine il suo primo Rettore, che il 10 ottobre 1986 - con voto unanime - il Senato Accademico ha voluto dedicare ad Antonio Servadei l’Azienda Agraria Sperimentale; il nome e la figura di studioso, docente e ricercatore rimarrà così presente in una delle strutture vitali per ogni Facoltà agronomica che vuol mantenere la ricerca agraria strettamente ancorata alla terra.